Polistrumentista e compositore versatile, è un solista eccellente, ma anche un autentico jolly, capace di aggiungere a qualsiasi progetto musicale un tocco personale di sorprendente freschezza, dallo stile surreale: suona infatti basso, theremin, marimba, vibrafono, elettronica, giocattoli e voce.
È considerato uno dei musicisti più eclettici nell’ambito delle musiche eterodosse e non. Il suo stile spazia trasversalmente toccando vari generi, dalla sperimentazione elettronica sino al pop d’autore, passando dal jazz, il minimalismo e l’improvvisazione radicale.
Attivo sin dal 1990 nell’ambito della musica di ricerca con diversi progetti tra i quali, Trio Magneto, Ella Guru, OoopopoiooO, Gastronauti, Switters, Orchestra Spaziale, Etherguys,…
Il suo nome compare in più di sessanta incisioni discografiche e collabora stabilmente con Vinicio Capossela, Mike Patton, Remo Anzovino, Mauro Ottolini e Sousaphonix, Roy Paci; quest’ultimo è il produttore dell’album Vince Vasi QY Lunch (Etnagigante / v2). pubblicazioni successive: il progetto di theremin solo Braccio Elettrico ( tremoloarecords ); PerFavoreSing ( idischidiangelica) insieme al pianista Giorgio Pacorig; OoopopoiooO ( tremoloarecords) ed Elettromagnetismo e Libertà (Oopart) con OoopopoiooO insieme alla polistrumentista Valeria Sturba.
Ha suonato con Chris Cutler, Tony Coe, Butch Morris, Antonello Salis, Pierre Favre, Phil Minton, Paolo Angeli, Gianluca Petrella, Cristina Zavalloni, Otomo Yoshihide, Lol Coxill, OminoStanco, Tristan Honsingher Steve Piccolo, Wang inc., Joey Baron, Ikue Mori, Lukas Ligeti, Misha Mengelberg, Sabine Mayer, Marc Ribot, Mario Brunello, Alvin Curran, Stefano Scosanibbio, Cyro Baptista, John Zorn…e molti altri.
Inoltre Vincenzo Vasi è attivo nell’associazione culturale per la divulgazione della musica improvvisata e di ricerca, e affianca l'attività di musicista a quella di tecnico del suono, mettendo così in atto una continua ricerca sul suono e contribuisce a molte installazioni sonore realizzate in Italia ed in Canada, insieme a Mirko Sabatini e Jean Pierre Gauthier.